Mausoleo di Galla Placidia (Ravenna) - Mosaico del Buon
Pastore Il Mausoleo di
Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo, dopo il 426. L'interno
è decorato da un ciclo di mosaici fra i più antichi della
città, che, anche grazie ai costanti restauri operati nei secoli
scorsi, oggi si presentano estremamente ben conservati. Poiché
Galla Placidia soggiornava frequentemente a Costantinopoli, si
potrebbe ritenere che l'artista incaricato di questi mosaici
fosse bizantino. Forse è più corretto pensare ad una
partecipazione di maestranze di diversa provenienza, perché la
volumetria realistica delle figure di
San Lorenzo (lunetta di
fondo) e del Buon Pastore (sopra l'ingresso del sacello) rimanda
più a un ambito romano-occidentale che alle figure ieratiche e
ai volumi privi di consistenza dello stile bizantino-orientale.
Nella lunetta sopra l'ingresso si trova una raffigurazione del
Buon Pastore (simbolo del Cristo), imberbe seduto su una roccia
e circondato da pecore che si rivolgono tutte verso di lui in un
prato idilliaco squillante di tessere verdi. Si tratta di una
delle prime testimonianze di questo soggetto iconografico in
sede monumentale (molto comune invece era nelle catacombe),
influenzato dalla tradizione classica del mito di Orfeo.
Particolare però è che qui il Pastore vesta tunica e mantello,
cioè abiti di tipo imperiale, attestando un comune schema di
assimilazione delle caratteristiche iconografiche
dell'imperatore a quelle del Cristo.
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