Treviso - Fiume Sile

Questa immagine mi ha riportato alla mente la poesia più breve e più famosa di Salvatore Quasimodo “Ed è subito sera” :

“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera…”


In questa poesia, scritta sotto l'impulso di un'improvvisa folgorazione, secondo il criterio ermetico, il poeta ha racchiuso i tre momenti della vita dell'uomo: la solitudine, derivata dall'incomunicabilità; l'alternarsi della gioia e del dolore; il senso della precarietà della vita. Ognuno, dice il poeta, pur vivendo in mezzo agli uomini (sul cuor della terra) si sente fortemente solo (a causa dell'impossibilità di stabilire un rapporto duraturo con qualcuno). Tuttavia, pur essendo solo, viene stimolato dalle illusioni (un raggio di sole) , dalla ricerca di una felicità a volte apparente.
Questa ricerca è nello stesso tempo gioia e dolore, perciò il poeta usa il termine "trafitto", cioè, ferito dal raggio di sole stesso.
E intanto, come alla luce del giorno succede rapidamente l'oscurità notturna, per la vita dell'uomo giunge la morte: ed è subito sera.
(da Wikipedia)

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