Trapani - I Misteri

Da più di quattro secoli, il Venerdì Santo, si tiene a Trapani la processione dei Misteri.
Ogni anno, dalle prime ore del pomeriggio del venerdì al mezzogiorno del sabato, la processione si svolge senza interruzione su un percorso di circa un chilometro, coinvolgendo migliaia di persone.
A ispirarla furono in origine i Gesuiti, ma ad organizzarla e farla durare intervennero le corporazioni delle arti, le "maestranze", come ancora oggi si dice: così il rito espresse, e in parte ancora esprime, oltre al sentimento religioso, la dialettica economico-sociale e le relazioni di potere in città.
Protagonisti della processione sono 20 antichi gruppi lignei (la costruzione dei primi gruppi risale ai primi anni del XV secolo), che rappresentano scene ed episodi della Passione di Cristo (tranne due, che figurano l'Addolorata e Gesù nell'urna).
Le statue, di grandezza quasi naturale, hanno volto, mani e piedi di legno, così pure lo scheletro. Internamente sono sostenuti da ossature in sughero, sui quali si modellavano gli abiti, grazie al fatto che la stoffa, precedentemente immersa in una mistura di colla e gesso, permetteva una maggiore naturalezza degli abiti e maggiore plasticità espressiva, secondo una tecnica tipicamente trapanese, detta carchèt. In tal modo nei drappeggi dei vestiti vennero realizzate quelle pieghe che si plasmavano alla diversità della scena rappresentata e rendevano ogni figura diversa dall'altra.
Riccamente addobbati con fiori e ornamenti preziosi e resi ancor più suggestivi dell'illuminazione notturna, i Misteri sono condotti a spalla dai portatori, coordinati dai "caporali".
Davanti sfilano i "consoli", titolari del privilegio e dell'onere dell'organizzazione, i portatori di stendardi, fedeli con ceri accesi e la banda

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