Falso d'autore
L'immagine riproduce l'opera di Arcimboldo
dal titolo "Rodolfo
II in veste di Vertunno", che si trova
presso il Museo Skoklosters Slott di
Stoccolma. L'immagine dell'opera originale di Arcimboldo
qui
Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato
in diversi documenti d'archivio (Milano,
1527
–
Milano,
11 luglio
1593)
è stato un
pittore
italiano,
noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte",
ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una
sorta di
Trompe-l'œil,
oggetti o cose dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli,
pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al
soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto
stesso. L'episodio decisivo della vita e della carriera di Arcimboldo
avvenne nel
1562,
quando si trasferì a
Vienna,
invitato a corte dal principe (e futuro imperatore)
Massimiliano II d'Asburgo. Nonostante la fama internazionale presto
raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldo a noi
pervenuto è piuttosto scarno; esso si incentra in larga
misura sulle famose "Teste Composte" fisionomie grottesche
ottenute attraverso bizzarre combinazioni di una
straordinaria varietà di forme viventi o di cose. Le sue opere più celebri sono in effetti
le otto tavole di contenute dimensioni (66 x 50 cm)
raffiguranti, in forma di ritratto allegorico,
le quattro stagioni
(Primavera, Estate, Autunno e Inverno)
e i quattro elementi della cosmologia aristotelica (Aria,
Fuoco, Terra, Acqua). Le otto
allegorie
– in ognuna delle quali si ammira la cura lenticolare dei
particolari di evidente ascendenza nordica e la varietà
cromatica della sua brillante tavolozza – furono pensate per
fronteggiarsi a coppie sulle pareti della residenza imperiale,
ogni stagione rivolta ad un elemento, secondo quelle
corrispondenze tra
microcosmo
e
macrocosmo
care alla
filosofia aristotelica. Copie e varianti delle ammiratissime
Quattro Stagioni vennero donate a nobili e regnanti europei
come parte della diplomazia di Massimiliano II: una copia della
Primavera appartenne ai
regnanti di Spagna. Arcimboldo non fu solo pittore di corte: alla sua cultura
umanistica ed alla sua creatività l'imperatore si affidò anche
per le mascherate, i giochi ed i cortei fantastici che
allietavano la vita di corte. Memorabili furono, sotto questo
profilo, le nozze dell'Arciduca Carlo di Stiria con Maria di
Baviera, nelle quali Arcimboldo ebbe un ruolo di grande
inventore e regista dei fasti nuziali.
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