Fontana delle Tette

In una piccola galleria che collega il Calmaggiore con la Piazzetta della Torre e alla Calle del Podestà si trova la Fontana delle tette, una curiosa attrazione di Treviso.
Fu costruita nel 1559 su ordine di Alvise Da Ponte, all'epoca Podestà delle Repubblica di Venezia, in seguito ad una forte siccità che colpì la città di Treviso e la campagna circostante.
Originariamente la statua era posta all'interno del Palazzo Pretorio, in via Calmaggiore.
La storia racconta che fino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, ogni anno, in occasione dell'elezione del nuovo Podestà,  la fontana spillava da una poppa vino bianco e dall'altra vino rosso e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per 3 giorni.
Successivamente la fontana venne rimossa e andò persa, fino al recupero da parte dell'abate Luigi Bailo e successivamente inserita nel Museo Casa da Noal.
Quella della foto è una copia.

A lato della fontana della foto è posta una targa a firma Matteo Sernagiotto (1810 - 1888 ), storico trevigiano, che così descrive l'episodio:
"vaga donna marmorea sovra conca marina con ambe le mani stava spremendosi le turgide poppe, e due vivi zampilli d’acqua cristallina, mercé industre congegno di ruote, tolta al vicino Cagnano, offrivano abbondante liquore alle case e botteghe circostanti. Alvise Da Ponte pretore, in seguito a straordinaria siccità, la costruiva nel 1559, e da quel tempo fino alla caduta della Veneta repubblica, ogni anno per tre giorni di seguito, a festeggiare l’ingresso del nuovo Podestà, quella fontana gettava dall’una poppa pretto vin bianco, e nero dall’altra, a sollazzo del popolo esultante"

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