Basilica di S. Apollinare in Classe
Abside, decorata con mosaici in perfetto stato di conservazione

La basilica di Sant'Apollinare in Classe si trova a circa 5 chilometri dal centro di Ravenna.
Fu edificata durante la prima metà del VI sec.; consacrata nel 547 ed è stata dedicata a sant'Apollinare, il primo vescovo di Ravenna.
E' una delle basiliche più perfette di Ravenna ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Oltre alla sua struttura architettonica, è famosa per i mosaici e i sarcofagi marmorei degli antichi arcivescovi disposti lungo le navate laterali.
La basilica è a tre navate, con corpo mediano rialzato e abside poligonale affiancata da due cappelle absidate.
All'interno della basilica le pareti sono spoglie, eccetto la zona absidale, ricoperta da un "manto policromo" di mosaici, risalenti ad epoche diverse, in perfetto stato di conservazione.
Al centro della basilica, sul luogo del martirio del Santo, è collocato un altare antico.
Tutta la decorazione del catino absidale (nella foto) risale circa alla metà del VI secolo e si può dividere in due zone:
1 - Nella parte superiore un grande disco racchiude un cielo stellato nel quale campeggia una croce gemmata, che reca all'incrocio dei bracci il volto di Cristo. Sopra la croce si vede una mano che esce dalle nuvole, la mano di Dio. Ai lati del disco, le figure di Elia e Mosè. I tre agnelli, che si trovano spostati un po’ verso il basso, proprio all'inizio della zona verde, con il muso rivolto verso la croce gemmata, simboleggiano gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni: siamo chiaramente di fronte alla rappresentazione della Trasfigurazione sul Monte Tabor.
2 - Nella zona più bassa si allarga una verde valle fiorita, con rocce, cespugli, piante e uccelli. Al centro si erge solenne la figura di sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, con le braccia aperte in atteggiamento orante, cioè ritratto nel momento di innalzare le sue preghiere a Dio perché conceda la grazia ai fedeli affidati alla sua cura, qui rappresentati da dodici agnelli bianchi.
Negli spazi tra le finestre sono rappresentati quattro vescovi, fondatori delle principali basiliche ravennati: Ursicino, Orso, Severo ed Ecclesio, vestiti in abito sacerdotale e recanti un libro in mano.

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