PORTA SANTI QUARANTA
La Porta di Santi Quaranta, che introduce
nel Borgo omonimo, è stata costruita nel 1517 sotto il
podestà Andrea Vendramin che la ornò nel suo stemma. La
facciata esterna, più elegante di quella verso la città, è
caratterizzata da un'estrema purezza di linee
architettoniche e da una grande semplicità di elementi.
E' scompartita da quattro pilastri in pietra d'lstria, con
alto zoccolo, che sorreggono la trabeazione. Ad impreziosire
gli spazi tra un pilastro e l'altro, oltre allo stemma del
podestà Vendramin, vi sono quelli della città e del doge
Leonardo Loredan.
Al centro vi è il grande arcone d'ingresso sopra il quale
campeggia il bel leone Veneto di Annibale De Lotto, posto
nel 1909 a cura dell'Associazione Tarvisium-Venetiae, in
sostituzione di quello distrutto dai francesi.
Ai lati dell'arco centrale, vi sono due piccoli portali:
quello di sinistra è sormontato da un'iscrizione dedicata a
Bartolomeo d'Alviano, uomo d'arme che collaborò alla
costruzione e al completamento della cerchia muraria
cinquecentesca: "Bartolomeo Liviano veneti exercitus
imperatore designante idemo comprobante Senatu"; sopra
quello di destra invece, sono ancora evidenti le tracce
della lapide dedicata a se stesso dal podestà Andrea
Vendramin. Secondo il Cima, tale iscrizione venne
scalpellata nel 1691 per ordine della Serenissima Repubblica
e, da allora, la Porta Vendramina riprese il suo originario
nome di Porta Santi Quaranta.

PORTA ALTINIA
La Porta Altinia, cronologicamente, fu la
prima delle tre porte ad essere costruita.
Venne eretta negli anni 1513-14 quando era podestà
Sebastiano Moro e fu chiamata così perchè da essa entrarono
i profughi che venivano dalla vicina città di Altino,
distrutta da Attila.
E' molto differente dalle altre due porte di San Tomaso e
Santi Quaranta; conserva infatti l'aspetto severo della
porta-torre trecentesca.
Sui lato interno risulta quasi impercettibile la presenza di
una porta d'accesso alla città: sembra piuttosto un
palazzetto residenziale.
Sulla facciata esterna invece è ben visibile la torre
completamente in mattoni a vista e con la fascia marcapiano
in pietra che individua l'originaria presenza di un terrazzo
per la difesa dell'entrata.
Il portale in pietra occupa quasi interamente la larghezza
della facciata ed è contornato da due leggeri pilastri,
fiancheggiati da due stemmi e sorreggenti una trabeazione
sopra la quale campeggiava il leone alato.
Attualmente Porta Altinia risulta decentrata rispetto alla
rete di comunicazione viaria; fin dall'epoca della sua
costruzione costituiva invece un passaggio molto frequentato
e obbligato per coloro che volevano raggiungere Venezia.


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